Mettersi alla ricerca di un'occupazione senza esperienze lavorative pregresse può sembrare complicato, ma la giusta determinazione e il desiderio di imparare possono fare la differenza. Ecco alcuni consigli pratici per tutti e alcuni suggerimenti specifici per chi ha 20, 30 e 40 anni e si chiede come trovare lavoro senza esperienza.
Trovarsi nella situazione di non avere esperienze lavorative da presentare a un colloquio di lavoro non è una condizione così rara e può riguardare persone di ogni età. Nella casistica può entrare lo studente che ha appena terminato la sua formazione ed è alla ricerca della prima opportunità lavorativa, ma anche chi ha semplicemente interrotto il percorso scolastico per intraprendere un anno sabbatico in cui maturare altre esperienze di vita. Possono esserci poi ragioni diverse come il legittimo desiderio della mamma o del papà che hanno deciso di dedicarsi ad accudire I figli a tempo pieno, ma ora desiderano rimettersi in gioco nel mondo del lavoro.
Persone diverse che si pongono tutte la stessa domanda: "Come trovare lavoro senza esperienza?" Per ognuno di loro vale la stessa risposta: se è vero che molti annunci di ricerca di personale richiedono esperienza, è anche vero che le abilità interpersonali sono imprescindibili punti di forza. I recruiter, infatti, non cercano solo competenze tecniche: le capacità di adattarsi, di comunicare e di interagire con gli altri in maniera efficace sono altrettanto fondamentali.
Cosa sono le soft skills e le hard skills?
Chi analizza i curricula presta attenzione a parametri come le soft skills e le hard skills le quali esprimono, meglio di tante parole, la tipologia di candidato. Ma qual'è la differenza tra soft e hard skill? Le hard skills sono abilità che si acquisiscono sui banchi di scuola, all'università o lavorando. Queste permettono all'ufficio Risorse Umane di comprendere quali sono le capacità di un candidato. La formazione è quindi alla base delle hard skills, che sono misurabili attraverso prove e test. Avere delle capacità come saper programmare, conoscere una lingua straniera, essere esperti nell'uso di un macchinario sono hard skills, cioè competenze tecniche certificate da un attestato. Queste capacità garantiscono l'efficienza e la produttività del candidato che può essere impiegato in ruoli che prevedono competenze specifiche.
Le soft skills, invece, riguardano le capacità di relazione e di analisi. Esse comprendono abilità di problem solving, capacità di gestire il team, resistenza allo stress e adattabilità. Per il candidato sono punti di forza da inserire nel curriculum vitae avendo cura di sottolinearne l'attinenza con il posto di lavoro a cui si aspira. Non si tratta di capacità innate: anche se le caratteristiche personali giocano un ruolo fondamentale, i più attenti sanno come sviluppare le soft skills curando la comunicazione e il pensiero analitico. Ad esempio, si possono coltivare soft skills dedicandosi al volontariato, attività che esprime senso di responsabilità e capacità comunicativa. Anche praticare uno sport in un team dà la possibilità di maturare soft skills come lo spirito di squadra, l’autostima e l’equilibrio.
Entrambe, soft skills e hard skills, sono importanti per chi è alla ricerca di lavoro ma mentre tutti quelli si candidano per un determinato posto possiedono le hard skills richieste, saranno le soft skills possedute a fare la differenza e a dire se il candidato è in grado di dare un contributo positivo all’organizzazione.