Rider lavorando per Just Eat in Italia
time icon 29 November 2023 Dritte e suggerimenti Tempo di lettura

Come ottenere il permesso di soggiorno per lavoro

Lavorare in Italia può essere un'esperienza importante per chi desidera accrescere le proprie competenze professionali. Tuttavia, per poter lavorare legalmente nel Paese, e anche con Just Eat come rider, è necessario essere in regola con i documenti. Il permesso di soggiorno è un documento che le autorità italiane rilasciano ai cittadini stranieri per consentire loro di risiedere in Italia per motivi di lavoro (e non solo). È una procedura importante per garantire la legalità della propria permanenza in linea con le leggi italiane.

Per ottenerlo ci sono alcuni passaggi chiave. Prima di tutto, bisogna trovare un datore di lavoro disposto a presentare domanda per il visto lavorativo presso il consolato o l'ambasciata italiana nel Paese d'origine del cittadino straniero. In seguito, una volta giunti in Italia, sarà indispensabile effettuare domanda di permesso alla questura competente. Durante la procedura vanno presentati documenti come contratto di lavoro, certificati di qualifica professionale, assicurazione sanitaria e altri attestati rilevanti. È importante essere preparati e seguire con attenzione le istruzioni delle autorità.

Questa guida si propone di fornire risposte chiare a chi si sta chiedendo come ottenere il permesso di soggiorno per lavoro in Italia. Con una buona pianificazione e conoscendo le procedure, si potrà iniziare a lavorare nel Bel Paese con tranquillità e nel rispetto delle regole. L'importante è armarsi di pazienza e non farsi scoraggiare dalla burocrazia. Dopo aver ottenuto il permesso per lavorare legalmente in Italia, Just Eat rappresenta un'ottima opportunità di lavoro per coloro che iniziano la loro nuova vita in Italia.

Cos'è il permesso di soggiorno?

Prima di approfondire gli aspetti tecnici e gli iter da seguire, partiamo dalle basi: che cos'è il permesso di soggiorno? Il permesso di soggiorno è un titolo che viene concesso al cittadino straniero e che dà il diritto di soggiornare in tutto il territorio nazionale per una durata specifica o illimitata (se si tratta di un permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo).

Esso dà il diritto di vivere e spostarsi liberamente sul territorio italiano e di svolgere le attività consentite dalla legge in base al motivo per cui viene rilasciato. Ad esempio, se si ottiene un permesso per motivi di lavoro si può svolgere l'attività lavorativa indicata nel documento. I permessi di soggiorno possono avere durate differenti, da pochi mesi a diversi anni, fino al rilascio di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, che ha durata illimitata e consente di stabilirsi in modo permanente in Italia.

In base alla normativa italiana, un cittadino straniero è una persona che non possiede la cittadinanza italiana. Ci sono due categorie principali:

Cittadini comunitari

Cittadini extra-comunitari

Provenienti da uno degli Stati membri dell'Unione Europea, come Francia, Germania, Spagna, Romania, Polonia ecc. Godono di libertà di movimento e non necessitano di permesso di soggiorno, tranne in alcuni casi specifici.

Provenienti da un Paese che non fa parte dell'UE, come Marocco, Cina, Brasile, Senegal ecc. Hanno bisogno del permesso di soggiorno per soggiornare in Italia.

Per richiedere il permesso di soggiorno bisogna soddisfare alcuni requisiti di base:

  • Possedere un visto d'ingresso in corso di validità, rilasciato dalle autorità italiane del Paese d'origine

  • Essere entrati in Italia legalmente attraverso valichi di frontiera autorizzati

  • Presentare la domanda di permesso entro 8 giorni dall'ingresso in Italia

  • Non aver subito segnalazioni di inammissibilità né avere precedenti condanne per reati gravi.

Per alcune tipologie di permesso di soggiorno viene richiesto un reddito annuo minimo, che deve essere comprovato tramite documentazione. Ad esempio, per il permesso per motivi di lavoro subordinato il datore di lavoro deve dimostrare di poter garantire uno stipendio adeguato. Per il permesso per lavoro autonomo, bisogna comprovare con dichiarazioni dei redditi, bilanci e altra documentazione finanziaria di avere entrate sufficienti per mantenersi e portare avanti l'attività.

È bene informarsi sui requisiti aggiornati o rivolgersi direttamente allo sportello immigrazione della questura. Così si può essere sicuri di presentare tutta la documentazione necessaria per ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno. In sintesi, soddisfare le condizioni economiche e legali è fondamentale per dimostrare di poter vivere in Italia in modo autonomo e senza pesare sul sistema di welfare nazionale.

Come ottenere il permesso di soggiorno per lavoro

Come richiedere il permesso di soggiorno?

Richiedere il permesso di soggiorno in Italia è un adempimento importante per i cittadini extra-UE che desiderano soggiornare nel nostro Paese a fini lavorativi. Fortunatamente, negli ultimi anni il processo è stato semplificato per facilitare la comprensione e l'accesso da parte degli stranieri. Vediamo nel dettaglio i singoli passaggi:

  • La domanda deve essere presentata entro 8 giorni dall'ingresso in territorio italiano, recandosi presso uno degli uffici postali abilitati all'accettazione delle istanze. Su Portale Immigrazione è disponibile l'elenco completo degli sportelli, suddiviso per regione, provincia e città, in modo da individuare facilmente la postazione più vicina al luogo di residenza.

  • Arrivati allo sportello postale, occorre munirsi preventivamente del kit domanda, reperibile direttamente agli sportelli oppure presso i patronati e i comuni. Il kit contiene il modulo da compilare con i propri dati anagrafici e le motivazioni della richiesta, nonché le istruzioni su quali documenti allegare a seconda del caso specifico (certificato di lavoro, iscrizione all'anagrafe ecc.). I lavoratori subordinati dovranno munirsi di copia integrale del passaporto recante il visto d'ingresso, fotocopia del nulla osta al lavoro, 4 fototessere di ogni persona da iscrivere sul permesso di soggiorno, marca da bollo e ricevute del pagamento dei contributi per il rilascio.

  • Una volta presentata la domanda insieme al kit compilato e agli allegati richiesti, verrà rilasciata dall'ufficio postale una ricevuta provvisoria valida come permesso di soggiorno in attesa dell'emissione del titolo definitivo da parte della questura. Con questa ricevuta, sarà possibile controllare l'iter della pratica sul portale dell'immigrazione, accedendo all'Area Riservata Stranieri con le credenziali fornite al momento della presentazione della domanda. In caso di necessità di ulteriori documenti o integrazioni alla pratica, verrà inviata una comunicazione tramite SMS o lettera raccomandata.

  • Entro 20 giorni lavorativi dalla richiesta, la questura competente dovrebbe rilasciare il permesso di soggiorno. Tale termine, tuttavia, non è perentorio: se per cause organizzative il documento non fosse ancora pronto, basterà attendere ulteriormente senza incorrere in sanzioni.

Ma quanto costa il permesso di soggiorno? Al momento della presentazione della richiesta, è importante pagare le relative spese amministrative. Attualmente, il costo per il rilascio del permesso di soggiorno è di:

  • 30 euro per l'assicurata a Poste Italiane

  • 16 euro per la marca da bollo

  • 30,46 euro per il rilascio del permesso di soggiorno in formato elettronico.

Inoltre, il richiedente deve pagare un contributo variabile in base alla durata del permesso richiesto:

  • 40 euro per permessi fino a 1 anno

  • 50 euro da 1 a 2 anni

  • 100 euro per permessi UE di lungo periodo.

Quali sono le regole relative al lavoro una volta ricevuto il permesso?

Ottenuto il permesso di soggiorno per lavorare in Italia, è bene conoscere alcune regole e possibilità per l'occupazione. Vediamo le domande più frequenti.

Posso lavorare con la ricevuta del permesso di soggiorno?

Quanto dura il permesso di soggiorno per lavoro subordinato?

Quando bisogna richiedere il rinnovo del permesso di soggiorno?

Quali sono i diritti e doveri del lavoratore straniero?

Sì, la ricevuta temporanea consente di iniziare subito a lavorare e ha validità fino all'emissione del permesso vero e proprio. È un documento che attesta la regolarità della posizione mentre si attende il rilascio definitivo del permesso.

Dipende da fattori come la durata del contratto di lavoro e il tipo di occupazione. Di solito, il permesso iniziale per lavoro dipendente ha durata di 1 o 2 anni. Ad esempio, per un contratto a tempo determinato viene rilasciato un permesso della stessa durata del contratto. Nel caso di contratti a tempo indeterminato, può avere validità fino a 2 anni.

Prima della scadenza del permesso. Le regole per il rinnovo dipendono dalle normative vigenti e possono prevedere requisiti specifici. È importante verificare le scadenze per tempo e presentare la domanda di rinnovo con anticipo, evitando di ritrovarsi nell'illegalità.

I principali sono: rispettare le leggi e i contratti nazionali del lavoro, rispettare gli obblighi fiscali e previdenziali, il diritto a condizioni di lavoro dignitose, sicurezza e salute, il diritto alla non discriminazione, il divieto di lavoro irregolare. Inoltre, il datore di lavoro è tenuto a garantire gli stessi diritti e tutele di un lavoratore italiano.

Conoscere i propri diritti è fondamentale per evitare situazioni di illegalità o sfruttamento. In caso di dubbi o problemi è possibile rivolgersi ai sindacati, alle associazioni di tutela dei migranti o direttamente all'Ispettorato del Lavoro.

Quali documenti sono necessari per lavorare in Italia?

Per poter lavorare in Italia, servono altri documenti oltre al permesso di soggiorno. Vediamoli nel dettaglio:

  • Carta d'identità: è un documento personale di fondamentale importanza. Spesso, il permesso di soggiorno può essere utilizzato a tutti gli effetti come documento di riconoscimento. In alternativa, è possibile richiedere la carta d'identità presso il proprio Comune di residenza.

  • Codice fiscale: si tratta di un codice alfanumerico che identifica in modo univoco ogni individuo. Di solito, è indicato all'interno del permesso di soggiorno. In caso contrario, è comunque possibile richiederlo all'Agenzia delle Entrate.

  • Conto corrente bancario: è indispensabile per l'assunzione regolare e la retribuzione. Secondo l'articolo 126-noviesdecies del Testo Unico Bancario, anche i cittadini stranieri che soggiornano legalmente in Italia hanno diritto all'apertura di un conto di base, che consenta di svolgere operazioni semplici come prelievi, versamenti e - ovviamente - l'accredito dello stipendio.

  • Certificato di residenza: attesta il domicilio del titolare e può essere richiesto presso l'Ufficio Anagrafe del Comune di residenza. Tuttavia, salvo eccezioni, un'autocertificazione compilata e firmata dall'interessato è considerata sufficiente.

Come trovare lavoro per stranieri in Italia

Una volta ottenuti i documenti necessari per lavorare in Italia, è possibile iniziare la ricerca di lavoro. Per chi è nuovo nel paese, ecco alcuni consigli utili:

  • Familiarizzare con il mercato del lavoro italiano. Prima di avviare la ricerca, è importante comprendere il funzionamento e le dinamiche del mercato del lavoro in Italia. È possibile consultare siti web ufficiali come il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali o l'Italian Trade & Investment Agency per ottenere informazioni sulle opportunità di lavoro, i settori in crescita e le competenze richieste.

  • Utilizzare le risorse online. Internet offre una vasta gamma di risorse per la ricerca di lavoro. Siti web specializzati permettono di cercare annunci di lavoro in Italia. È possibile inserire parole chiave pertinenti, come il settore di interesse o la posizione desiderata e specificare la posizione geografica per ottenere risultati mirati.

  • Partecipare a eventi e fiere del lavoro. Le fiere del lavoro e gli eventi professionali offrono opportunità di connessioni dirette con potenziali datori di lavoro. Si consiglia di controllare gli annunci locali, i siti web delle camere di commercio o gli eventi organizzati dalle università per scoprire le fiere del lavoro nelle zone di interesse.

  • Sfruttare i servizi pubblici per l'impiego. In Italia esistono servizi pubblici dedicati, come i Centri per l'Impiego (CPI). Questi enti offrono supporto nella ricerca di lavoro, nella redazione del curriculum vitae e nella preparazione per i colloqui di lavoro. È possibile consultare il sito del Ministero del Lavoro per trovare il Centro per l'Impiego più vicino.

Lavorare da Just Eat come cittadino extra-UE

Abbiamo visto come ottenere il permesso di soggiorno per lavoro in Italia, dove sono disponibili numerose opportunità lavorative.  Just Eat offre interessanti possibilità a chi desidera fare il rider e occuparsi di consegne a domicilio. Tuttavia, è importante chiarire alcuni aspetti sulle normative per i lavoratori stranieri:

  • I corrieri extra-UE hanno bisogno del permesso di soggiorno italiano. Senza questo documento, non possono effettuare consegne per Just Eat.

  • I cittadini dell'Unione Europea, invece, non devono richiedere alcun permesso di lavoro, in quanto godono del diritto di libera circolazione. Devono però dotarsi del codice fiscale italiano, necessario per emettere regolare fattura.

In sostanza, con una corretta documentazione e una comprensione chiara delle regole, è possibile lavorare in Italia in maniera legale e responsabile. Just Eat offre contratti a tempo indeterminato con orari di lavoro flessibili e rappresenta un primo impiego ideale per chi cerca lavoro in Italia dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno.

Le informazioni incluse in questa pagina sono destinate esclusivamente a scopi informativi generali e non sono specificamente legate al lavoro a Justeat.it. Anche se Just Eat fa ogni sforzo per mantenere aggiornato il contenuto di questa pagina, le informazioni sono fornite senza alcuna forma di garanzia o pretesa di correttezza. Pertanto, raccomandiamo di consultare siti web governativi ufficiali o di cercare consulenza professionale prima di agire.

Condividi questo articolo
Author avatar

Scritto da: Specialista HR

I nostri esperti di risorse umane in Italia sono pronti ad aiutare e accompagnare i nostri rider attuali e futuri in ogni fase del proprio viaggio con Just Eat.

Non vedi l'ora di metterti in strada? Unisciti ora! Candidati ora!

Non vedi l'ora di
metterti in strada?

Unisciti ora!