Arriva il primo contratto Rider in Europa: l’accordo fra AssoDelivery e UGL

Il primo CCNL in Europa a tutela dei rider contribuirà a garantire maggiori diritti e tutele per tutto il settore del food delivery

L’Italia diventa finalmente il primo Paese in Europa con un contratto che intende tutelare i rider come lavoratori autonomi. Il 16 settembre, infatti, AssoDelivery (associazione che rappresenta l’industria italiana del food delivery a cui aderiscono le principali realtà di settore, fra cui Just Eat) e UGL (Unione Generale del Lavoro), hanno firmato un Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro che regolerà il lavoro dei rider attraverso l’incremento di tutele e diritti. Un accordo che introduce importanti cambiamenti in termini di tutela ai lavoratori, garantendo compensi minimi, indennità integrative, incentivi, dotazioni di sicurezza, assicurazioni e molti altri diritti fondamentali per i lavoratori del settore.

Scopriamo nel dettaglio quali sono i principali cambiamenti introdotti dal primo Contratto Rider in Europa.

Cosa cambia per i rider con il CCNL firmato da AssoDelivery e UGL?

Come riportato nell’immagine, nel contratto sono previsti diritti e tutele nell’ambito del lavoro autonomo, tra cui: compenso minimo di 10 euro per ora lavorata, indennità integrative per condizioni particolari di lavoro, un sistema di incentivi nelle città in cui il delivery è di recente introduzione, premi dopo un certo numero di consegne, fornitura di dotazioni di sicurezza, formazione con particolare riferimento alla sicurezza stradale e al trasporto degli alimenti e di coperture assicurative. Inoltre, si impegna a contrastare il caporalato e il lavoro irregolare attraverso un insieme di iniziative per combattere la criminalità.